Dal 30 maggio al 14 settembre il MuSA ospita un evento inedito per gli appassionati d’arte e non solo: “Caravaggio Experience“, la prima mostra esperienziale dedicata al genio di Michelangelo Merisi che unisce arte, tecnologia e teatro per offrire una rilettura contemporanea della sua figura rivoluzionaria.
Un nuovo modo di vivere l’arte: grazie a un narratore dal vivo, un coinvolgente voice over in prima persona e l’uso di visori di realtà virtuale, i partecipanti saranno trasportati all’interno delle opere e della vita di Caravaggio, il maestro del chiaroscuro. Cuore dell’esperienza saranno i pensieri e le passioni dell’artista, che grazie a questi strumenti renderanno i visitatori protagonisti di un viaggio attraverso un racconto emozionante con un intreccio di realtà e visione. Il racconto trasporterà i partecipanti nell’atmosfera dell’epoca e li farà immergere letteralmente all’interno delle opere, per esplorare dettagli inediti e vivere l’arte da una prospettiva mai sperimentata prima. Schermi digitali ricreeranno inoltre le scenografie dei luoghi chiave della vita di Caravaggio, avvolgendo il pubblico in un’atmosfera suggestiva.
“Caravaggio Experience” rappresenta un nuovo modo di fruire l’arte, rendendola accessibile ed emozionante per un pubblico ampio e diversificato. Un’occasione unica per riscoprire il genio del maestro del chiaroscuro che ha rivoluzionato la pittura in una chiave contemporanea e coinvolgente. Un’esperienza che trasforma la fruizione dell’arte in un’emozione indimenticabile dove il pubblico non solo potrà viverla ma entrerà, come mai prima d’ora, nell’anima di Caravaggio.
INFORMAZIONI
Un’iniziativa della Camera di Commercio TNO su progetto realizzato da Way.
Con il patrocinio del Comune di Pietrasanta. In collaborazione con Mutua BVLG. Sponsor tecnici: Unicoop Firenze; Coop Unicoop Tirreno.
DATE E ORARI
Dal 30 maggio all’14 settembre
Tutti i venerdì alle 21:30
Tutti i sabati e le domeniche alle 19
INFORMAZIONI IMPORTANTI
Questa mostra è dedicata Michelangelo Merisi da Caravaggio, maestro del realismo e della luce.
Alcune immagini possono contenere rappresentazioni forti o drammatiche, tra cui scene religiose, episodi storici e simbolici, con presenza di sangue o raffigurazioni di morte (es. Davide con la testa di Golia). Si tratta di contenuti artistici di grande valore storico e culturale, espressi secondo la sensibilità dell’epoca barocca.
Si consiglia la supervisione di un adulto per i visitatori di età inferiore ai 12 anni.
Il salon-atelier di Claude Monet a Giverny, in Normandia, scrupolosamente ricostruito attenendosi a quello reale, è il punto di partenza e fulcro da cui si apre l’intero percorso di Virtual Reality. La stanza, nel corso dell’esperienza, scena dopo scena, si va arricchendo dai quadri realizzati dal pittore nei quali verrà proiettato lo spettatore, delle fotografie dei luoghi a lui cari raffigurati nei suoi lavori e degli oggetti personali legati alla sua sfera più intima.
Nella prima tappa il partecipante si troverà l’illustre paesaggio marino del porto di Le Havre immerso nella foschia dell’alba di Impressione, Levar del Sole (1872). L’invenzione della visione impressionista si deve, forse, proprio all’impatto che ebbe sulla critica questo suo dipinto, esposto per la prima volta insieme a opere di altri artisti in occasione della mostra del 1874 presso lo studio del fotografo Nadar. Il sole nascente, l’accostamento e le sfumature di colori dovute ai suoi raggi, sulla natura e sull’acqua, avvolgono lo spettatore nel paesaggio dell’alba divenuto così celebre.
La seconda tappa condurrà il visitatore nella distesa di verde tenue e di rosso scarlatto catturata dall’artista nel quadro I papaveri (1875), in quell’atmosfera tipica di aria estiva e in quella luce che Monet amava “catturare” dipingendo en plein air.
La terza tappa sarà una delle passeggiate che la moglie di Monet faceva insieme al figlio durante le calde giornate estive sulle colline di Argenteuil. Entrando nel quadro La passeggiata (1875) lo spettatore osserverà il vestito di Camille ondeggiare e l’erba abbandonarsi alla gradevole brezza estiva che avvolge tutto il paesaggio.
La quarta tappa, all’interno degli spazi del MuSA, permetterà ai partecipanti di muoversi tra i video altamente tecnologici e apprezzare I covoni (1890-91). Davanti a un campo e ai mucchi di fieno seccati dal sole, Monet si presenterà come cacciatore in cerca di impressioni, intento a studiare il tema delle mutazioni della luce e degli effetti di colore, tra i più cari e indagati dal pittore. A seguire, gli spettatori saranno invitati a indossare il visore per indagare gli effetti di luce de “I covoni” con la tecnologia di Virtual Reality.
Lo stagno delle ninfee (1899) è la quinta e ultima tappa del percorso. Monet considerava il suo giardino di Giverny il suo capolavoro più bello, ed è qui che nasce la serie di oltre 250 dipinti con protagoniste le ninfee. Qui, in questo giardino, si ritroverà lo spettatore, prima grazie al visore VR e successivamente grazie ai video altamente tecnologici, al cospetto dell’armonia dei colori e delle pennellate che si combinano con gli effetti dell’acqua e della luce in natura, osservando i raggi del sole tra la vegetazione, i riflessi dei colori, il ponte ad arco in stile giapponese che Monet aveva fatto costruire in onore della cultura del Sol Levante da lui molto amata, che si riflette nelle pennellate veloci di questo dipinto.
L’evento è organizzato dal MuSA di Pietrasanta, con la compartecipazione della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, e la collaborazione di Mutua BVLG Ets, sostenuta dalla Banca Versilia Lunigiana Garfagnana. Il progetto Inside Monet è una produzione di WAY Experience, impresa culturale e creativa di Milano, specializzata nella produzione e distribuzione al grande pubblico di esperienze immersive culturali e turistiche.