Dopo l’appuntamento di ottobre, che ha visto protagonista la mosaicista Ursula Corsi, proseguono al MuSA gli appuntamenti che raccontano le eccellenze artigiane del nostro territorio.
Il secondo incontro è dedicato alla stamperia e alla tipografia, dal greco “impronta” e “scrivere”. La produzione di testi stampati avviene attraverso l’utilizzo di matrici in rilievo composte di caratteri mobili o di cliché inchiostrati. Per estensione, indica anche l’officina dove tale attività artigianale o industriale è svolta.
Ospite del MuSA Aldo Galleni, della omonima stamperia. La nascita del laboratorio, che fino al 1997 porterà il nome di “Malbacco” è legata ad un aneddoto molto particolare: l’idea di aprire una stamperia nasce in una trattoria a Malbacco dove era presente un tornio inutilizzato. Riccardo e Marcello Tommasi, vedendolo e conoscendo già la tecnica dell’incisione, pensarono che potesse essere utilizzato come torchio calcografico e convinsero l’amico Alvaro Galleni ad aprire una stamperia d’arte. Aiutato inizialmente dal figlio maggiore Riccardo – poi insegnante di incisione all’Accademia di Brera a Milano e a Carrara – dal 1972 Alvaro insegnerà ad Aldo il mestiere e nel 1978 quest’ultimo ne assumerà la titolarità. Nel 1996, dopo la morte di Alvaro, lo studio viene trasferito nel palazzo della famiglia Tommasi in Via Garibaldi 38 e successivamente in Via delle Iare, sempre a Pietrasanta.
Coffee break con pasticceria dolce e salata al termine.
Ingresso libero.
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