Le imprese lapidee del parco delle Apuane si riuniscono per la seconda volta al MuSA per discutere del Piano paesaggistico regionale.
Il coordinamento delle imprese lapidee del parco delle Apuane si è riunito ancora una volta al MuSA alla presenza di un cospicuo numero di lavoratori, artisti, imprenditori, Consiglieri regionali, Sindaci e rappresentanti delle Associazioni sindacali e di categoria e di ospiti eccellenti, come il Direttore di Confindustria Toscana, Sandro Bonaceto ed Emilio Isgrò uno fra i più importanti artisti mondiali in visita alle cave Apuane. Le imprese e i lavoratori, soddisfatti solo in parte dalle normative in atto del PIT, si sono dichiarati, ancora una volta dalla parte del dialogo, ma chiedono chiarezza, certezza, futuro e preservazione del lavoro.
“Questo è un territorio che crea ricchezza ma che non viene riconosciuto come tale ed è continuamente vittima di un attacco concentrico”. A rappresentare, ancora, la solidità delle istanze del comparto Lapideo, le parole del Dr. Sandro Bonaceto, Direttore di Confindustria Toscana: “l’industria non è contro la natura, nessuno può dire che l’industria lapidea ha distrutto la natura. Sono grandi bugie quelle che sostengono che le cave esportano grezzi, o che vengono buttate giù le Apuane per farne dentifricio. Purtroppo questo è un combinato che fa presa su chi non conosce affatto il lavoro delle imprese lapidee al monte e al piano. Si osserva un accanimento su questo settore che non è nè reale né giustificato. Questo è un settore dalle performance importanti, il Presidente Rossi lo sa, così come conosce bene il fatto che il territorio è sempre stato caratterizzato da un’importante filiera. Il tema discusso in aula ha visto gli interventi anche degli artisti presenti, dal giovane Mikayel Ohanjanyan al Maestro Renzo Maggi, che ha voluto ribadire che questa non è una battaglia di merito ma di diritto; ancora più confortante la posizione del Maestro Emilio Isgrò che ha dichiarato come dal suo punto di vista le imprese chiedono cose ragionevoli, e ha stupito la sala, da grande uomo d’arte e di cultura qual’è lasciando a Pietrasanta e in Versilia uno splendido pensiero: “Secoli e millenni di tradizione non possono essere scissi in un colpo solo. Non si può tagliare il nodo fra Cultura e Natura”